Il ritorno dei vinili

I vinili sono diventati un vero e proprio successo commerciale

a cura di Vittoria Tomassetti, 4C

Avete presente quei dischi neri che girano e rigirano e grazie ad un ago riescono a farvi sentire della musica? Ecco, quelli sono dei vinili. In termini tecnici un vinile è un supporto analogico utilizzato per la memorizzazione e la riproduzione di suoni, chiamato così per metonimia dal materiale di cui è fatto.

Introdotto per la prima volta negli Stati Uniti d’America nel 1948, la versione originale era in gommalacca a 78 giri (al minuto), mentre ad oggi si trovano maggiormente a 45 o 33 giri.

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Come funzionano i vinili? 

Per riprodurre della musica i vinili vanno posti in un giradischi, un supporto formato da un piatto rotante centrale e una testina fonografica, detta anche “puntina”; essa è un trasduttore, ovvero uno strumento che trasforma una forma di energia (in questo caso l’energia meccanica del movimento della puntina sui solchi del disco) in un’altra forma di energia, sotto forma di semplice segnale elettrico. Il compito del giradischi è quello di “leggere” il disco, perché ciò sia possibile questi vanno incisi. Ogni disco viene stampato secondo una matrice in alluminio dove è stata registrata la musica che si vuole, così da creare uno stampo unico per la produzione di più dischi uguali. I vinili sono strutturati con delle scanalature, proprio il luogo dove possiamo dire “si trova” il suono; quando la testina di lettura scorre lungo questi solchi, rileva le variazioni e le converte in segnali elettrici.   


Sappiamo tutti però che nei giorni d’oggi il mezzo più comunemente utilizzato per ascoltare la musica sono le piattaforme digitali di streaming, oggettivamente comode e sempre a portata di mano. Nonostante questo, durante l’ultimo decennio migliaia di persone hanno riportato in vita i vinili, scegliendoli come mezzo di ascolto musicale o addirittura come oggetto da collezione. In questo i social hanno aiutato molto: gruppi e pagine dedicate ai vinili sono diventati sempre più comuni, dando ai fan un luogo dove poter condividere le proprie esperienze, mostrare le collezioni e scambiare consigli su come trovare i dischi più rari. Gli appassionati amano utilizzare i vinili, che diventano per loro una vera esperienza, decisamente più ricca di emozioni rispetto all’ascolto in streaming con le cuffiette, come ad un concerto, come quando cantate a squarciagola sotto la doccia, forse ancora meglio. 

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Se chiedete a genitori e parenti vi diranno che hanno passato i loro anni da liceali ad ascoltare musica attraverso i vinili, ma, anche se lo streaming resta ancora il metodo preferito per gli ascoltatori della Generazione Z, anche quest’ultima ha iniziato ad apprezzare i formati musicali fisici.

I vinili sono diventati un vero e proprio successo commerciale. Il mercato dei dischi ha registrato un aumento costante delle vendite negli ultimi dieci anni, fino al picco di 41 milioni di vendite nel 2022 solo negli Stati Uniti. 

Un fenomeno, questo, che si è registrato anche in Europa: l'agenzia Technavio stima che il mercato dei dischi in vinile nel nostro continente arriverà fino a 91 milioni di dollari quest’anno. 

In Italia i numeri continuano ad aumentare: +11,7% per le vendite di dischi nel 2022 e +14,3% nel primo semestre del 2023, secondo i dati della Federazione dell'industria musicale. 

Questo “revival” dei vinili è stato anche sfruttato dagli artisti: nessun cantante oramai pubblica un album senza la versione in vinile, che molte volte risulta anche la più acclamata.

Insomma un mercato che arriva davvero alle stelle grazie all’amore per uno strumento affascinante, che appassiona i cuori di milioni di persone.