Fumo e alcol: un problema ignorato

Perché i minorenni iniziano a fumare/bere così presto?

a cura di  Diego Scalambretti e Francesco Gennari, 4C

Secondo i dati raccolti dall'OMS, l'Italia è al quarto posto al mondo per percentuale di quindicenni che hanno fumato sigarette una volta nella vita. Circa il 60% degli adolescenti del nostro Paese ha provato almeno una volta il fumo di sigaretta o sigaretta elettronica nella loro vita. Varie ricerche hanno riportato che in Italia, nella fascia di età

13-19 anni, la percentuale di giovani che ammettono di aver fumato negli ultimi 30 giorni è circa il 32% per le sigarette e 13,5% per le sigarette elettroniche, per un totale del 45,5%: quasi una persona su 2. Una media questa molto alta rispetto a quella europea del 34%.

Nella nostra scuola, un sondaggio anonimo, ha rivelato che siamo in positivo rispetto alla media italiana, con un 37% di fumatori, ma con una percentuale maggiore di fumatori regolari.

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Le più attendibili ricerche riportano che quasi il 60% dei giovani fra i 13 e 19 anni attestano di aver bevuto alcolici negli ultimi 30 giorni, un dato ben superiore alla media europea del 17%. Il sondaggio all'Azzarita ha rivelato una percentuale di ben 72%, ma con una media di bevitori regolari più bassa di quella italiana, il che è un fattore positivo.

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I danni del fumo e dell'alcool sono innumerevoli, ma parlando in particolare del periodo di piena pubertà ci sono danni ingenti allo sviluppo fisico e cerebrale, oltre ai meno noti ma significativi problemi legati al al piano psicologico, come:

-        Disturbo del sonno

-        Aumentato rischio di problemi comportamentali come ADHD

-        Conseguenze neuro problematiche a lungo termine come morbo di Alzheimer e Parkinson

-        Ridotta abilità di concentrazione e conseguentemente di comprensione.

Molte persone non sanno che ad essere sanzionato non è il minorenne che beve o fuma, ma il venditore. Infatti vari decreti, tra cui la Legge Balduzzi, vietano la vendita di tabacco e di sostanze alcoliche ai minori di 18 anni.

È molto facile notare come queste sanzioni non siano affatto efficaci per evitare la vendita e l'assunzione di alcolici, i quali sono reperibili facilmente. Riguardo al fumo, anche in questo caso le sanzioni sono poco funzionali poiché spesso i tabaccai non si fanno problemi a vendere sigarette a persone chiaramente minorenni.

Ognuno di noi si sarà domandato almeno una volta : "perché i minorenni iniziano a fumare/bere così presto?". Ognuno ha le sue motivazioni, ma possiamo definire delle situazioni generali che le raggruppano tutte. Un ruolo fondamentale nella maggior parte dei casi è giocato dal fenomeno sociale del “branco”: in un gruppo di adolescenti coetanei, i giovani cercano spesso l'approvazione altrui, imitando le persone più grandi, così anche da guadagnarsi il rispetto e l'ammirazione degli altri componenti; i giovani provano a non essere esclusi o giudicati cercando di omologarsi.

Dunque, possiamo accertare che il fumo e l'alcol siano divenuti un simbolo di forza e affermazione nell'ambiente adolescenziale. In altri casi, i giovani sono alla ricerca di qualcosa di nuovo che gli procuri stimoli diversi. Ci sono però anche altri motivi ai quali non si pensa subito, ossia stress, ansia o depressione: per lo studio, la preoccupazione di una verifica o un esame, un bruttissimo momento o trauma, un giovane può iniziare a cercare metodi per rilassarsi o svagarsi, alcuni dei quali possono essere molto pericolosi, fra questi, appunto, il fumo e l'alcol.

 

Le percentuali sono, quindi, spaventose e trovare i motivi non è difficile; sono però alcol e sigarette le soluzioni giuste?