EMA-ROMA: entusiasti di donare
Una missione spaziale che doveva durare 8 giorni durerà invece 8 mesi!
di Diego Scalambretti, 5C
La donazione di sangue è un piccolo gesto che può fare una differenza enorme. Ogni giorno, migliaia di persone dipendono da questo atto di solidarietà per sopravvivere: dai pazienti sottoposti ad interventi chirurgici complessi, alle vittime di incidenti, dai malati cronici, ai neonati prematuri. Donare il sangue non è solo un contributo concreto per salvare vite, ma rappresenta un atto di generosità che rafforza il senso di comunità e di appartenenza. In questo articolo esploreremo perché la donazione di sangue è fondamentale, come funziona e come chiunque di noi può diventare un eroe silenzioso.
Iniziamo dai principi biologici: che cos’è il sangue? Di cosa è composto?
Il sangue è composto dal plasma, dai globuli bianchi, dalle piastrine e dai globuli rossi. Il plasma è la parte liquida del sangue che contiene le sostanze nutritive disciolte, come il glucosio e i sali minerali. I globuli bianchi sono responsabili della difesa del corpo grazie agli anticorpi che presentano. Le piastrine sono frammenti di cellule presenti nel sangue, essenziali per la sua coagulazione limitando così le emorragie. Infine, i globuli rossi contengono l’emoglobina (proteina) che, grazie alla sua conformazione, trasporta e fornisce l'ossigeno e le sostanze nutritive all’organismo; allo stesso tempo, elimina dal corpo l’anidride carbonica e le sostanze nocive presenti al suo interno.
Il sangue si suddivide nei seguenti gruppi sanguigni principali: A, B, AB, ZERO, ognuno caratterizzato dal fattore RH, positivo o negativo.
Perchè mi preoccupo di donare?
Ogni anno nella Regione Lazio, si registra una carenza di sacche di sangue pari a circa 20.000 - 25.000 (sono tantissime!), che compromette la vita dei pazienti e il lavoro dei sanitari che operano sui malati. Infatti, la richiesta di sacche di sangue è di gran lunga maggiore rispetto alla disponibilità. Per soddisfare così la necessità di sangue, la Regione Lazio è costretta a richiedere - con rilevanti costi di laboratorio a suo carico - le sacche di sangue alle altre regioni italiane che a tal fine lo donano.
È evidente, pertanto, che diventare donatore periodico significa aiutare significativamente il Sistema Sanitario, con il vantaggio di poter monitorare la propria salute con periodicità. Infatti, donando il sangue, vengono effettuate gratuitamente le analisi del sangue, che vengono poi controllate da un ematologo in grado di rivelare, e segnalare al donatore, eventuali anomalie.
Quanto sangue devo donare? E ogni quanto?
Esistono diversi tipi di donazioni di sangue, la più comune è quella di sangue intero, che avviene tradizionalmente senza l’ausilio di macchinari e che preleva circa 450 mL di sangue. Un’altro tipo di donazione è detta in aferesi, ovvero la donazione di uno o più componenti del sangue singolarmente. Precisando che non è obbligatorio diventare donatori periodici, per chi intendesse invece esserlo ‘l’impegno’ è sostenibile, visto che le donazioni devono essere effettuate ad intervalli di tempo e precisamente:
- non inferiori a 90 giorni per donazioni di sangue intero, fino ad un massimo quattro volte l’anno per gli uomini e due per le donne in età fertile.
- compresi tra i 14 e i 180 giorni per le donazioni in aferesi, in base ai componenti che si donano (globuli rossi, piastrine o plasma).
Sono idoneo a donare?
Per donare non basta la volontà, ma bisogna avere delle caratteristiche fisiche precise.
Il donatore deve:
● avere un’età compresa tra i 18 e i 65 (fino a 60 se è la prima donazione);
● essere in buona salute;
● avere dei valori di emoglobina oltre una certa soglia (verranno controllati dagli operatori sanitari al momento della donazione);
● avere il peso corporeo superiore a 50 kg;
● avere la pressione arteriosa di almeno 60/110 (controllata al momento della donazione).
Il donatore NON deve:
● avere malattie infettive come l’HIV e le epatiti;
● essere alcolista cronico;
● evere avuto rapporti sessuali a rischio nei 4 mesi precedenti;
● essere stato sottoposto a trapianti;
● avere malattie autoimmuni.
Nel momento in cui si decide di donare, bisogna ricordarsi di non assumere sostanze stupefacenti, anche antidolorifici, per almeno una settimana in vista della donazione. Il giorno stesso si è obbligati ad assumere una colazione leggera composta da thè, caffè e fette biscottate, evitando assolutamente il latte e biscotti lievitati (quindi niente gocciole!), altrimenti si verrà automaticamente esclusi dalla donazione. Infine, è vietato fumare un’ora prima e un’ora dopo la donazione. Le caratteristiche più specifiche possono essere trovate sul sito di EMA-ROMA, tuttavia, è bene non autoescludersi senza prima avere avuto un parere professionale.
Mi piacerebbe diventare donatore, come faccio?
Per donare il proprio sangue basta recarsi presso un qualsiasi Centro Trasfusionale o punto di raccolta dove vi sarà chiesto di compilare un questionario anamnestico e svolgere una visita medica preliminare. Quest’anno, il prossimo 22 NOVEMBRE abbiamo la fortuna e l’opportunità, di donare il sangue proprio nel cortile di scuola, grazia ad EMA-ROMA, una delle associazioni donatori volontari di sangue. Per prenotarsi bisogna andare sul sito web www.emaroma.it, cliccare su PRENOTA, scegliere il centro di raccolta sangue ‘AZZARITA MAMELI LICEO SCIENTIFICO’, scegliere la fascia oraria che preferite e infine seguire le indicazioni. Ricordatevi di portare con voi la tessera sanitaria e un documento in corso di validità. Dopo aver donato il proprio sangue, ricordatevi di bere tanta acqua per ripristinare i valori pressori e mangiare qualcosa di zuccheroso. L’associazione rilascerà un certificato che giustificherà la vostra assenza in classe, e nel caso in cui vi doveste sentire deboli, potrete anche tornare a casa ed essere giustificati automaticamente.