10 anni dalla morte di Mandela

a cura di Stella Tortola 4I

Nel dicembre del 2023 sono ricorsi esattamente dieci anni dalla morte di Nelson Mandela. Ricordato come icona della lotta antiapartheid in Sud Africa e per essere stato il primo presidente sudafricano di colore, Mandela ha trascorso una vita estremamente complessa e travagliata, ma nonostante ciò è riuscito a rimanere una figura straordinaria della storia moderna, una fonte di ispirazione, di speranza, di libertà e di uguaglianza.  
 
Nato il 18 luglio 1918 nel villaggio di Mvezo, da una famiglia di sangue nobile, Mandela ha trascorso la sua giovinezza nella regione del Transkei, dove ha sperimentato di persona gli effetti scandalosi delle disuguaglianze. Dopo essersi laureato in legge, Mandela fondò, con un suo caro amico, il primo studio legale formato da avvocati di colore in Sudafrica.  
 
La sua vita cambiò definitivamente quando entrò a far parte del Congresso Nazionale Africano (ANC), di cui divenne un membro attivo, intraprendendo iniziative contro il regime razzista. Tuttavia, la situazione politica si intensificò e il regime non cadde fino al 1990, soprattutto grazie a Mandela, che fu uno dei leader più prominenti della resistenza antiapartheid.  

 

Nel 1962, fu arrestato e condannato a una lunga pena dovuta alla sua attiva partecipazione alle attività antigovernative. Trascorse 27 anni in prigione, tra cui 18 al carcere di massima sicurezza Robben Island. Sopravvisse alla detenzione dura ed ingiusta così da diventare un riferimento di speranza per milioni di persone in tutto il mondo. La sua prigionia non lo intimidì mai e non intaccò la sua ferma convinzione nella giustizia e nell'uguaglianza. 
 
La svolta cruciale arrivò nel 1990, quando il presidente sudafricano Frederik Willem de Klerk annuncio la liberazione di Mandela. Grazie a ciò egli comprese che con la violenza non sarebbe riuscito ad ottenere nulla e finalmente nel 1994, quando i cittadini di colore acquisirono il diritto di voto, Mandela si candidò come presidente. Lo stesso anno, vinse le prime elezioni democratiche in Sudafrica, diventando il primo presidente di colore del paese, comportando un grandissimo cambiamento culturale.


 


Il suo mandato fu caratterizzato da una politica di riconciliazione del paese e nel 1996, approvò una nuova costituzione. Mandela lavorò per superare le divisioni razziali, promuovendo l’unificazione e la collaborazione tra le diverse comunità del paese. Il suo approccio inclusivo contribuì a creare le fondamenta di un Sudafrica moderno, basato sui principi della democrazia e della giustizia. 
 
La politica di Mandela ebbe grande importanza anche oltre i confini sudafricani, infatti la sua vita fu l’esempio di come la perseveranza e la compassione possono aiutare a superare le sfide più insormontabili e portare dei cambiamenti culturali per sempre significativi. Nel 1993, Mandela ricevette il Premio Nobel per la Pace, come riconoscimento del suo impegno. 
 
Anche dopo il termine del suo mandato nel 1999, Mandela continuò ad essere una voce autorevole a livello globale, per la pace e i diritti umani. La sua Fondazione ha sostenuto iniziative educative, sanitarie e di sviluppo, con lo scopo di apportare modifiche per migliorare la qualità della vita per tutti. Mandela si spense nel dicembre del 2013, esattamente 10 anni fa.  
 
Fu una figura straordinaria, un emblema dei valori universali di libertà ed uguaglianza. La sua lunga lotta contro l'apartheid e il suo successivo impegno per la costruzione di una nazione inclusiva, rimarranno un faro di speranza per le generazioni presenti e future. La sua influenza fu tale che l’ONU gli dedicò la giornata del 18 luglio, denominandola il Nelson Mandela day.  
La sua eredità è un monito contro l'ingiustizia e un appello ad impegnarci per creare un mondo nel quale ogni individuo possa godere dei propri diritti fondamentali, senza discriminazioni di alcun tipo.