Agorà di via Micheli n.7

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Periodico del liceo Mameli

n. 7                                                     Maggio 2025

Essere (in)Tempo

 Il tempo è la sola ricchezza
che viene data a tutti
in uguale misura,
ma nessuno sa come spenderlo.
Elsa Morante, "La Storia"

Cari Lettori...

di Ludovica Costantini

L’anno volge al termine e, come di consueto, lo chiudiamo in bellezza con l’ultimo numero del nostro periodico. Speriamo che possa tenervi compagnia anche durante l’estate, il tempo per leggerlo, di certo, non mancherà!

Ah, il tempo... Così familiare eppure così sfuggente. Come ci ricorda la Morante, il tempo è un dono universale, ma anche un mistero da imparare ad usare. Il tempo, questo nostro compagno invisibile, è il tema che abbiamo scelto per chiudere questo anno: Essere (in) tempo. Un tema tanto ampio quanto elusivo e che ognuno di noi ha interpretato con la propria voce e il proprio sguardo. Il tempo viene esplorato in tutte le sue sfaccettature. Francesca Lucaroni scrive dell’effetto farfalla e spiega come una singola scelta, apparentemente insignificante, possa cambiare il corso della nostra vita.

Nel nostro Openspace le testimonianze degli studenti di quinta trasformano in parole le emozioni di un percorso scolastico che si chiude, tra lacrime e sorrisi. Giulia Cundari ci fa riflettere sull’inconsistenza del tempo, su quei momenti sfuggenti che si perdono tra una chiacchiera e l’altra, mentre Costanza Tanferna dà vita ad un singolare professore-orologio che ci interroga non tanto sul futuro, quanto sul passato, lasciandoci con mille domande. Il tempo lineare e misurabile, chrónos, si contrappone al tempo opportuno e significativo, kairós. Due modi di vivere e percepire il tempo che emergono chiaramente negli scritti di Ludovica Giannini, che rilegge il mito di Edipo alla luce del kairós come alleato del destino, e di Sveva Giorgi, che racconta la fine del liceo tra nostalgia e consapevolezza. Ma il tempo non è solo un concetto personale. Il prof. Carlo De Caro ci parla di una generazione sospesa in una corsa contro il tempo, tra precarietà e incertezza, in sintonia con l’articolo di Chiara Mondanu, affezionata ex alunna, che ci regala una testimonianza dei suoi veloci vent’anni. Riccardo Capanna firma un ritratto inedito e particolareggiato del giornalista Indro Montanelli, che ha attraversato il Novecento raccontandolo da protagonista, riportando un esempio di come si possa abitare il proprio tempo opponendosi ad esso.

Maya Sottile ci introduce ad una filosofica consapevolezza, mostrandoci come il tempo sia più che un meccanismo oggettivo: è uno spazio mentale, una forma dell’anima che oscilla tra memoria, attesa e percezione, tra passato e possibilità. Abitare il presente, suggerisce, è forse il vero atto rivoluzionario. Anche Leon Damiano ci fa riscoprire le radici filosofiche del tempo, ricordandoci che non è solo questione di puntualità, ma di presenza autentica nella propria vita.

Tra le voci di questo numero spiccano ancora quelle di Annalia Daniele, che ci invita a rallentare e a dare valore ad un tempo “altro”, quello trascorso con la nonna, fatto di attese serene e gesti misurati dalla qualità dell’essere presenti e quella del prof. Gianfranco Terziani, che ci guida in una riflessione sul tempo biblico come orizzonte teologico ed esistenziale. Dal tempo della creazione a quello della promessa, fino alla pienezza dell’incontro con Dio, la Bibbia ci insegna che il tempo non è solo misura, ma occasione: luogo della prova, della caduta e della salvezza, che si apre infine all’eternità.

Tanti pensieri diversi, un unico filo: il tempo non è solo una risorsa da gestire, ma un’opportunità da vivere. Perché forse, in fondo, non è importante solo arrivare on time, ma soprattutto essere in tempo con se stessi. A voi, cari lettori, lasciamo queste parole, con la speranza che possano ispirarvi a guardare il tempo non come un nemico da inseguire, ma come un compagno da ascoltare.

E se è vero che alcuni attimi fuggono, altri sono stati immortalati. Questo numero è speciale anche perché svela gli scatti vincitori del concorso fotografico annunciato nel numero precedente: immagini che raccontano il tempo nella sua forma più pura e sincera, catturato attraverso lo sguardo di chi ha saputo coglierne l’essenza in un istante. Uno sguardo giovane, autentico, che trasforma un momento in racconto visivo.

Buona lettura!

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Puoi visualizzare o scaricare il settimo numero della rivista cliccando sui link dell'allegato sottostante.
Allegati

Essere (in) Tempo - Agorà Numero 7.pdf_1.pdf

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